Ciascuno di noi ha delle ali, basta non nasconderle. Procida, 2019.

dalle rive di Procida si risveglia in me la voglia di scrivere, perché scrivere è vita ed anche speranza che, in qualche modo, si possa contribuire ad un mondo migliore.

Un mondo questo in cui sembra che tutti abbiano un padrone ed a quel padrone, anche dinanzi a etiche scorrette, si genuflettono attendendo servizievoli il corrispettivo preposto: il padrone oggi è il dio denaro.

Dinanzi al denaro non c’è amicizia, anche ventennale che tenga, figuriamoci l’etica.

Nel mio percorso di vita, professionale e politico, ma anche personale, ho sempre rifiutato qualsiasi compromesso con il padrone di oggi e dinanzi a tutto ho posto sempre l’amicizia, l’etica ed i valori che uniscono le persone su questa terra. Ho preferito pochi amici a tanti, concretezza e mai scelte qualsiasi. Spesse volte sono sembrato distaccato, arrogante e forse saccente. Invece è sempre la mia voglia di sopravvivenza a vincere dinanzi ad un mondo in cui da un giorno all’altro si ignorano affetti, storie ed amicizie pur di raggiungere i propri scopi o di tentare una permanenza delle proprie posizioni e rispettive rendite di posizione.

Scrivo tutto questo negli ultimi giorni dei miei 35 anni dalla spiaggia del Postino di Massimo Troisi, persona, ancor prima che artista, come pochi. E non è un caso che scrivo da qui dove in queste ore mi sono rintanato per trarre delle conclusioni definitive e porre le basi per i miei impegni futuri.

Qui, ove la pace dei sensi è impossibile non raggiungerla, ho riflettuto su questo biennio a cavallo dei 35 anni e ho capito che il prossimo futuro sarà fondamentale per trarre le basi per la mia vita da adulto. Accanto ad una donna meravigliosa e a una famiglia straordinaria chiuderò le pagine di impegni effimeri e scostanti, con la consapevolezza di aver fatto del mio meglio per far emergere il vero anche in questo caso.

Fa nulla se poi di improvviso gli amici si sono venduti al dio Denaro ma io rimango fedele al mio padrone: me stesso, i miei sentimenti e i miei valori. Quelli che mi regalano ogni giorno il riconoscimento più bello da parte delle persone: affetto e gratitudine, tutt’altro che l’irriconoscenza ricevuta da chi hai provato a salvare.

E così da questo posto magico, con accanto mia moglie, inizio a godermi i miei prossimi 36 anni con tanto da costruire ancora. Libero come sempre, come ho cercato di contraddistinguermi sin da quando avevo 13 anni e già ero impegnato in politica ed associazioni. Perché solo chi è davvero libero può dormire sonni tranquilli e abbracciare la propria coscienza.

Che bella Procida, nei giorni trascorsi qui ho scoperto, come mi accadde a Capo Verde, cosa significa la calma e quanto serve per mettere i puntini giusti e ripartire con le idee chiare. Procida è timida, ma ti conquista con il suono delle onde ed il cuore dei procidani.

Ovunque sei, neppure 1500 passi e ti ritrovi a mare con di fronte Ischia, Pozzuoli o il mare aperto e l’infinito che ti avvolge il cuore. Lontano dalla quotidianità ho riscoperto la piacevolezza di sentirmi libero e fuori dagli schemi precostituiti da qualcuno. In fondo questo giugno è andato così, come non me lo aspettavo, alla ricerca del vero e alla imposizione del mio sentirmi libero. Felicemente.

Questo auguro a tutti, anche a chi forse mi ha deluso: la libertà dell’essere.

Ciascuno di noi ha delle ali, basta non nasconderle.

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